Anche il nostro amore affettivo e sensibile va inserito nel circolo della Carità

L’amore che esprime il corpo, il cuore carneo quando è moralmente puro, non solo non è in contrasto con l’amore assoluto “Carità”, ma anzi aiuta ad accogliere la Carità, anche se per sua natura essa è di un amore diverso, senza principio, senza fine, e in Dio sempre completo, perché è amore divino, è amore datoci dalla grazia. È un amore che parte da Dio, circola nelle creature, ne assimila la loro offerta e partecipazione, e quindi ritorna a Dio.

Penso si possa indicare l’“Amore Carità” come amore puro, spirituale esistente in pienezza anche senza le espressioni sensibili. Esso infatti esisterà nella nostra persona anche quando vivremo senza il corpo.


Ireos, Una sventagliata di pensieri spirituali


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