Penso che quando Dio ci dice di preferirlo nell’amore su ogni altro amore (sia questo un’amore paterno, materno, sponsale, eccetera), voglia proprio indicarci che l’amore a lui è indispensabile per ottenere la nostra salvezza, e quindi non dobbiamo né posporlo, né uguagliarlo a quello dedicato al prossimo. L’amore da dedicare a lui non deve essere di origine sensitiva, ma frutto del dono dello Spirito; non deve essere parziale ma totale. Da lui non ci viene richiesto di donargli un amore tipico come quello che doniamo alle creature. A lui va donato un amore personale, ma al di sopra di ogni caratteristica particolare: un amore totale, assoluto, saturato dallo Spirito.
Ireos, Una sventagliata di pensieri spirituali.