“ancorché consacrati nel seno materno della Chiesa”

La consacrazione personale: “ancorché consacrati”.

La conoscenza sempre più profonda di Dio ci ha rivelato meglio il suo amore e ci ha attratto a sé. Siamo da lui amati e abbiamo sentito il richiamo e il desiderio di amarlo. L’imitazione di Cristo ci ha aperto il cammino per abbracciare i consigli evangelici e consacrarci totalmente a Dio nelle realtà secolari e normali del vivere quotidiano.

Non solo ai celibi per il Regno, ma anche a coloro che sono stati chiamati ad una vocazione matrimoniale è stato concesso il dono della consacrazione, per condividere la vita unitiva con Dio, sposo anche degli sposati.

 

L’appartenenza alla Chiesa: “nel seno materno della Chiesa”.

La nostra vita desidera essere totalmente Chiesa, pur sapendo di non essere tutta la Chiesa. Desideriamo servire la Chiesa con amore filiale e quindi recare a essa onore e gloria mediante una vita virtuosa.

Da questa succinta esposizione è necessario che ognuno raccolga e faccia proprio ciò che gli suggerisce direttamente lo Spirito Santo.

La pace regni nei nostri cuori, mentre cerchiamo di accogliere la volontà di Dio amorevole nostro Padre, di Gesù Maestro crocifisso per la nostra salvezza, dello Spirito desideroso di restare con noi e santificarci nelle opere del vivere quotidiano.

Cerchiamo di non distrarci, di restare in silenzio e lasciar riempire il nostro cuore dalla grazia divina. La parola di Dio, l’esempio di Gesù e l’amicizia dello Spirito Santo siano motivo per accrescere il nostro amore filiale e comportarci da figli di Dio.

Carissimi, amiamo con scelte di vita cristiana consacrata Colui che ci ama in un modo a noi impossibile perché immenso, infinito e incontenibile.