Anche il tempo libero appartiene a Dio (1977)

Con gioia ho notato l’interesse col quale alcuni fratelli della nostra comunità si stanno occupando del tempo libero, cercando delle soluzioni concrete che siano in armonia con la vita di santità che si conviene ai seguaci di Cristo Gesù.

Stimolato dal loro esempio mi sono sentito in dovere di parteciparvi alcune riflessioni su questo argomento. Ed è con le parole dell’apostolo, «Or dunque, sia che mangiate, sia che beviate o facciate qualunque altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio» [1], che vorrei entrare nel merito del tema.

Trattandosi di tempo libero potremmo essere indotti a stralciarlo dalla visione quotidiana della nostra vita, e sentire il desiderio di viverlo secondo i modelli che purtroppo ci sono offerti ed inculcati con tanta ricercata naturalezza, dalla propaganda specializzata, che ha poco a che spartire con gli orientamenti evangelici e la chiamata alla santificazione.

Tutti abbiamo del tempo libero, anche se in misura variamente diversa. Il nostro tempo libero non dovrebbe comunque né essere poco, né troppo. Certamente deve costituire materia da sottoporre al proprio responsabile, soprattutto quando dovesse subire delle restrizioni tali da cambiare la programmazione dei nostri impegni.

Il tempo libero, come la gestione della gioia, della tranquillità, dello svago, e del rilassamento fanno parte della nostra santificazione, e quindi devono essere usati secondo i fini della nostra vocazione.

Penso che non sia necessario passare in rassegna le varie sollecitazioni negative che ci pervengono dai modi pagani, peccaminosi, e superficiali con i quali parte degli uomini trascorrono il loro tempo libero; preferisco soffermarmi sulle tentazioni che possono influire in modo negativo sul nostro comportamento.

Dobbiamo renderci conto che non è facile evadere dal fascino della mentalità mondana, presentata come segno di progresso e liberazione dai retaggi storici. Se accogliamo questa mentalità sperimenteremo modi di comportamento che massificano, o addirittura inducono a compiere azioni scristianizzate.

Per meglio intenderci precisiamo che non riteniamo tempo libero quello che per amore del Signore abbiamo deciso di dedicargli attraverso la preghiera, l’apostolato e gli impegni sociali; ma neppure riteniamo tempo libero solo il periodo delle ferie. Anche le giornate festive e gli spazi che riusciamo ad avere durante i giorni feriali fanno parte del tempo libero.

Normalmente il tempo libero subisce molte variazioni; alle volte si riesce a programmarlo anche dettagliatamente, ma sovente ci si trova a doverlo gestire all’improvviso, a seconda di circostanze più o meno prevedibili.

L’accortezza di essere sempre alla presenza di Dio non dovrebbe trovarci impreparati nell’affrontare bene ogni situazione, ma la riconosciuta nostra debolezza di suggerisce di riflettere frequentemente sul senso cristiano di ogni istante della nostra vita, per poter essere coerenti anche nei momenti in cui le decisioni devono essere prese con immediatezza.

Pur restando attenti a non diventare scrupolosi, il ché sarebbe un danno, tuttavia è necessario che la spontanea semplicità sia sorretta dalla grazia divina, e non dalla superficialità e dall’imprudenza. Scelte sbagliate possono procurarci momenti difficili, tali da diminuire la nostra fedeltà alla vocazione, e da impoverire il nostro desiderio di costante santificazione.

Le scelte devono essere vagliate, pur nel libero rispetto delle necessità e dei gusti personali. Ogni persona ha delle esigenze diverse. C’è chi si allieta allo sguardo della natura, e chi alle opere dell’uomo. Ci sono persone che hanno bisogno di movimento ed altre di riposo. Alcune sentono il desiderio di restare in luoghi freschi, altre sentono il desiderio di riscaldarsi ai raggi del sole. Si può essere attratti dai monti, dai laghi, dalle colline, o dal mare. Alle volte può essere il medico stesso ad indicarci i luoghi ove soggiornare.

Alle volte il cinema, il teatro nelle sue molteplici espressioni, la musica, le opere d’arte nei musei, eccetera, possono diventare momenti di interesse culturale e di rilassamento.

Lo sport agonistico, nelle sue varie discipline, o quello osservato da spettatori, ci possono aiutare a rinvigorirci o a scaricarci delle accumulate tensioni.

In tutte queste realtà è necessario tener viva la presenza attiva dell’essere uomo cristiano, cioè di Cristo. Non è lecito rendersi immodesti, esibizionisti, chiassosi, invadenti, negligenti, o voler apparire diversi da quello che siamo o dovremmo essere; gettare un pizzico di spavalderia in più per renderci interessanti; realizzare, anche se per un breve periodo, una esperienza borghese.

Con la scusa del breve soggiorno potrebbe esser facile abbandonarsi alla pigrizia, e persino venir meno alle vere necessità che in ogni istante possono esserci richieste dal prossimo.

È necessario contenere entro limiti modesti le spese dedicate al tempo libero, perché queste incidono poi sui conti generali dai quali vengono stabilite le quote per la carità. Se si spende molto per sé rimane più difficile seguire l’insegnamento di San Paolo che dice: «La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei poveri» [2].

Quando si devono prendere in considerazione le amicizie ed i luoghi dove trascorrere le ferie stiamo attenti a tener presente la fedeltà ai nostri impegni vocazionali, e a non preferire per giudizio superficiale luoghi che possono mettere in difficoltà il primario amore di Dio.

Gesù dice: «Se uno si vergognerà di me e delle mie parole di fronte a questa generazione infedele e piena di peccati, allora il Figlio dell’Uomo si vergognerà di lui, quando ritornerà con la gloria di Dio suo Padre e con il suoi angeli» [3].

Sarà bene valutare positivamente l’incontro con persone e luoghi dai quali si possono trarre momenti di letizia, gioia del cuore e sereno riposo. Ore liete si possono trascorrere nei centri culturali con matrice cristiana (a Milano: Angelicum, Rosetum, Centro San Fedele, eccetera…) Penso anche a certi luoghi immersi nel verde, che si possono raggiungere senza maggiore difficoltà di quella che si impiega per gite festive, come l’Eremo di San Salvatore, l’Abbazia di Chiaravalle, la Certosa di Pavia…

Anche per periodi di vacanze si dovrebbero ricercare luoghi sereni, dotati di un certo clima spirituale, e favorevoli all’ambiente familiare: Assisi, Montecassino, La Verna, Camaldoli, Lourdes, Fatima, Terra Santa, eccetera..

Vi sono case di soggiorno in molti luoghi per periodi di ferie e di riposo tenute da varie organizzazioni cristiane.

Sarebbe utile impegnare parte del tempo libero nella ricerca di informazioni sulla vita della Chiesa, mediante la lettura della stampa specializzata il tal senso.

Partecipare ad avvenimenti culturali di particolare interesse, come: conferenze e trattenimenti teologici, patristici, pastorali, convegni sociopolitici, incontri con varie spiritualità, eccetera..

Leggere libri che stimolino la santità, l’impegno nel temporale. Nei programmi radiotelevisivi preferire quelli che si ritiene possono aiutarci a migliorare in ogni campo.

Una impostazione di questo tipo del nostro tempo libero può benissimo armonizzarsi con altre scelte che possono metterci in comunione con l’intera umanità. Una particolare attenzione dovremmo dedicare in questo tempo a rafforzare i legami di unità e di amore insiti nella famiglia, sia in qualità di genitori, come in qualità di sposi e di figli.

La ricerca di questo equilibrio gioverà senz’altro alla nostra santificazione, mentre il non tenerne conto potrebbe a lungo andare compromettere la nostra visione cristiana nel modo di condurre le vacanze.

Il tempo libero deve da parte nostra essere oggetto di esperienza santificante, e deve essere proposto agli uomini come tempo per migliorare lo sviluppo della personalità umana. Ciò non è certamente facile e…«Perciò esortatevi a vicenda e siate di edificazione gli uni agli altri» [4]; e ancora, «Qualunque cosa si compia da voi, in parole o atti, tutto fate nel nome del Signore Gesù Cristo, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre» [5].

Così potrà più facilmente dimorare nel nostro cuore, offerto a Dio e messo a servizio degli uomini, la vera gioia, frutto di una fede realizzata in ogni azione, e che trae forza dalla presenza di Dio «Alfa e Omega, il primo e l’ultimo, il principio e il fine» [6] vissuta anche durante il nostro tempo libero.


[1] 1Cor 10,31.

[2] 2Cor 8,14.

[3] Mc 8,38.

[4] 1Ts 5,11.

[5] Col 3,17.

[6] Ap 22,12-13.

Testo 1.
Anche il tempo libero appartiene a Dio

22 aprile 1977

Con gioia ho notato l’interesse col quale alcuni fratelli della nostra comunità si stanno occupando del tempo libero, cercando delle soluzioni concrete che siano in armonia con la vita di santità che si conviene ai seguaci di Cristo Gesù.

Stimolato dal loro esempio mi sono sentito in dovere di parteciparvi alcune riflessioni su questo argomento. Ed è con le parole dell’apostolo, «Or dunque, sia che mangiate, sia che beviate o facciate qualunque altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio» [1], che vorrei entrare nel merito del tema.

Trattandosi di tempo libero potremmo essere indotti a stralciarlo dalla visione quotidiana della nostra vita, e sentire il desiderio di viverlo secondo i modelli che purtroppo ci sono offerti ed inculcati con tanta ricercata naturalezza, dalla propaganda specializzata, che ha poco a che spartire con gli orientamenti evangelici e la chiamata alla santificazione.

Tutti abbiamo del tempo libero, anche se in misura variamente diversa. Il nostro tempo libero non dovrebbe comunque né essere poco, né troppo. Certamente deve costituire materia da sottoporre al proprio responsabile, soprattutto quando dovesse subire delle restrizioni tali da cambiare la programmazione dei nostri impegni.

Il tempo libero, come la gestione della gioia, della tranquillità, dello svago, e del rilassamento fanno parte della nostra santificazione, e quindi devono essere usati secondo i fini della nostra vocazione.

Penso che non sia necessario passare in rassegna le varie sollecitazioni negative che ci pervengono dai modi pagani, peccaminosi, e superficiali con i quali parte degli uomini trascorrono il loro tempo libero; preferisco soffermarmi sulle tentazioni che possono influire in modo negativo sul nostro comportamento.

Dobbiamo renderci conto che non è facile evadere dal fascino della mentalità mondana, presentata come segno di progresso e liberazione dai retaggi storici. Se accogliamo questa mentalità sperimenteremo modi di comportamento che massificano, o addirittura inducono a compiere azioni scristianizzate.

Per meglio intenderci precisiamo che non riteniamo tempo libero quello che per amore del Signore abbiamo deciso di dedicargli attraverso la preghiera, l’apostolato e gli impegni sociali; ma neppure riteniamo tempo libero solo il periodo delle ferie. Anche le giornate festive e gli spazi che riusciamo ad avere durante i giorni feriali fanno parte del tempo libero.

Normalmente il tempo libero subisce molte variazioni; alle volte si riesce a programmarlo anche dettagliatamente, ma sovente ci si trova a doverlo gestire all’improvviso, a seconda di circostanze più o meno prevedibili.

L’accortezza di essere sempre alla presenza di Dio non dovrebbe trovarci impreparati nell’affrontare bene ogni situazione, ma la riconosciuta nostra debolezza di suggerisce di riflettere frequentemente sul senso cristiano di ogni istante della nostra vita, per poter essere coerenti anche nei momenti in cui le decisioni devono essere prese con immediatezza.

Pur restando attenti a non diventare scrupolosi, il ché sarebbe un danno, tuttavia è necessario che la spontanea semplicità sia sorretta dalla grazia divina, e non dalla superficialità e dall’imprudenza. Scelte sbagliate possono procurarci momenti difficili, tali da diminuire la nostra fedeltà alla vocazione, e da impoverire il nostro desiderio di costante santificazione.

Le scelte devono essere vagliate, pur nel libero rispetto delle necessità e dei gusti personali. Ogni persona ha delle esigenze diverse. C’è chi si allieta allo sguardo della natura, e chi alle opere dell’uomo. Ci sono persone che hanno bisogno di movimento ed altre di riposo. Alcune sentono il desiderio di restare in luoghi freschi, altre sentono il desiderio di riscaldarsi ai raggi del sole. Si può essere attratti dai monti, dai laghi, dalle colline, o dal mare. Alle volte può essere il medico stesso ad indicarci i luoghi ove soggiornare.

Alle volte il cinema, il teatro nelle sue molteplici espressioni, la musica, le opere d’arte nei musei, eccetera, possono diventare momenti di interesse culturale e di rilassamento.

Lo sport agonistico, nelle sue varie discipline, o quello osservato da spettatori, ci possono aiutare a rinvigorirci o a scaricarci delle accumulate tensioni.

In tutte queste realtà è necessario tener viva la presenza attiva dell’essere uomo cristiano, cioè di Cristo. Non è lecito rendersi immodesti, esibizionisti, chiassosi, invadenti, negligenti, o voler apparire diversi da quello che siamo o dovremmo essere; gettare un pizzico di spavalderia in più per renderci interessanti; realizzare, anche se per un breve periodo, una esperienza borghese.

Con la scusa del breve soggiorno potrebbe esser facile abbandonarsi alla pigrizia, e persino venir meno alle vere necessità che in ogni istante possono esserci richieste dal prossimo.

È necessario contenere entro limiti modesti le spese dedicate al tempo libero, perché queste incidono poi sui conti generali dai quali vengono stabilite le quote per la carità. Se si spende molto per sé rimane più difficile seguire l’insegnamento di San Paolo che dice: «La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei poveri» [2].

Quando si devono prendere in considerazione le amicizie ed i luoghi dove trascorrere le ferie stiamo attenti a tener presente la fedeltà ai nostri impegni vocazionali, e a non preferire per giudizio superficiale luoghi che possono mettere in difficoltà il primario amore di Dio.

Gesù dice: «Se uno si vergognerà di me e delle mie parole di fronte a questa generazione infedele e piena di peccati, allora il Figlio dell’Uomo si vergognerà di lui, quando ritornerà con la gloria di Dio suo Padre e con il suoi angeli» [3].

Sarà bene valutare positivamente l’incontro con persone e luoghi dai quali si possono trarre momenti di letizia, gioia del cuore e sereno riposo. Ore liete si possono trascorrere nei centri culturali con matrice cristiana (a Milano: Angelicum, Rosetum, Centro San Fedele, eccetera…) Penso anche a certi luoghi immersi nel verde, che si possono raggiungere senza maggiore difficoltà di quella che si impiega per gite festive, come l’Eremo di San Salvatore, l’Abbazia di Chiaravalle, la Certosa di Pavia…

Anche per periodi di vacanze si dovrebbero ricercare luoghi sereni, dotati di un certo clima spirituale, e favorevoli all’ambiente familiare: Assisi, Montecassino, La Verna, Camaldoli, Lourdes, Fatima, Terra Santa, eccetera..

Vi sono case di soggiorno in molti luoghi per periodi di ferie e di riposo tenute da varie organizzazioni cristiane.

Sarebbe utile impegnare parte del tempo libero nella ricerca di informazioni sulla vita della Chiesa, mediante la lettura della stampa specializzata il tal senso.

Partecipare ad avvenimenti culturali di particolare interesse, come: conferenze e trattenimenti teologici, patristici, pastorali, convegni sociopolitici, incontri con varie spiritualità, eccetera..

Leggere libri che stimolino la santità, l’impegno nel temporale. Nei programmi radiotelevisivi preferire quelli che si ritiene possono aiutarci a migliorare in ogni campo.

Una impostazione di questo tipo del nostro tempo libero può benissimo armonizzarsi con altre scelte che possono metterci in comunione con l’intera umanità. Una particolare attenzione dovremmo dedicare in questo tempo a rafforzare i legami di unità e di amore insiti nella famiglia, sia in qualità di genitori, come in qualità di sposi e di figli.

La ricerca di questo equilibrio gioverà senz’altro alla nostra santificazione, mentre il non tenerne conto potrebbe a lungo andare compromettere la nostra visione cristiana nel modo di condurre le vacanze.

Il tempo libero deve da parte nostra essere oggetto di esperienza santificante, e deve essere proposto agli uomini come tempo per migliorare lo sviluppo della personalità umana. Ciò non è certamente facile e…«Perciò esortatevi a vicenda e siate di edificazione gli uni agli altri» [4]; e ancora, «Qualunque cosa si compia da voi, in parole o atti, tutto fate nel nome del Signore Gesù Cristo, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre» [5].

Così potrà più facilmente dimorare nel nostro cuore, offerto a Dio e messo a servizio degli uomini, la vera gioia, frutto di una fede realizzata in ogni azione, e che trae forza dalla presenza di Dio «Alfa e Omega, il primo e l’ultimo, il principio e il fine» [6]

Testo 1.
Anche il tempo libero appartiene a Dio

22 aprile 1977

Con gioia ho notato l’interesse col quale alcuni fratelli della nostra comunità si stanno occupando del tempo libero, cercando delle soluzioni concrete che siano in armonia con la vita di santità che si conviene ai seguaci di Cristo Gesù.

Stimolato dal loro esempio mi sono sentito in dovere di parteciparvi alcune riflessioni su questo argomento. Ed è con le parole dell’apostolo, «Or dunque, sia che mangiate, sia che beviate o facciate qualunque altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio» [1], che vorrei entrare nel merito del tema.

Trattandosi di tempo libero potremmo essere indotti a stralciarlo dalla visione quotidiana della nostra vita, e sentire il desiderio di viverlo secondo i modelli che purtroppo ci sono offerti ed inculcati con tanta ricercata naturalezza, dalla propaganda specializzata, che ha poco a che spartire con gli orientamenti evangelici e la chiamata alla santificazione.

Tutti abbiamo del tempo libero, anche se in misura variamente diversa. Il nostro tempo libero non dovrebbe comunque né essere poco, né troppo. Certamente deve costituire materia da sottoporre al proprio responsabile, soprattutto quando dovesse subire delle restrizioni tali da cambiare la programmazione dei nostri impegni.

Il tempo libero, come la gestione della gioia, della tranquillità, dello svago, e del rilassamento fanno parte della nostra santificazione, e quindi devono essere usati secondo i fini della nostra vocazione.

Penso che non sia necessario passare in rassegna le varie sollecitazioni negative che ci pervengono dai modi pagani, peccaminosi, e superficiali con i quali parte degli uomini trascorrono il loro tempo libero; preferisco soffermarmi sulle tentazioni che possono influire in modo negativo sul nostro comportamento.

Dobbiamo renderci conto che non è facile evadere dal fascino della mentalità mondana, presentata come segno di progresso e liberazione dai retaggi storici. Se accogliamo questa mentalità sperimenteremo modi di comportamento che massificano, o addirittura inducono a compiere azioni scristianizzate.

Per meglio intenderci precisiamo che non riteniamo tempo libero quello che per amore del Signore abbiamo deciso di dedicargli attraverso la preghiera, l’apostolato e gli impegni sociali; ma neppure riteniamo tempo libero solo il periodo delle ferie. Anche le giornate festive e gli spazi che riusciamo ad avere durante i giorni feriali fanno parte del tempo libero.

Normalmente il tempo libero subisce molte variazioni; alle volte si riesce a programmarlo anche dettagliatamente, ma sovente ci si trova a doverlo gestire all’improvviso, a seconda di circostanze più o meno prevedibili.

L’accortezza di essere sempre alla presenza di Dio non dovrebbe trovarci impreparati nell’affrontare bene ogni situazione, ma la riconosciuta nostra debolezza di suggerisce di riflettere frequentemente sul senso cristiano di ogni istante della nostra vita, per poter essere coerenti anche nei momenti in cui le decisioni devono essere prese con immediatezza.

Pur restando attenti a non diventare scrupolosi, il ché sarebbe un danno, tuttavia è necessario che la spontanea semplicità sia sorretta dalla grazia divina, e non dalla superficialità e dall’imprudenza. Scelte sbagliate possono procurarci momenti difficili, tali da diminuire la nostra fedeltà alla vocazione, e da impoverire il nostro desiderio di costante santificazione.

Le scelte devono essere vagliate, pur nel libero rispetto delle necessità e dei gusti personali. Ogni persona ha delle esigenze diverse. C’è chi si allieta allo sguardo della natura, e chi alle opere dell’uomo. Ci sono persone che hanno bisogno di movimento ed altre di riposo. Alcune sentono il desiderio di restare in luoghi freschi, altre sentono il desiderio di riscaldarsi ai raggi del sole. Si può essere attratti dai monti, dai laghi, dalle colline, o dal mare. Alle volte può essere il medico stesso ad indicarci i luoghi ove soggiornare.

Alle volte il cinema, il teatro nelle sue molteplici espressioni, la musica, le opere d’arte nei musei, eccetera, possono diventare momenti di interesse culturale e di rilassamento.

Lo sport agonistico, nelle sue varie discipline, o quello osservato da spettatori, ci possono aiutare a rinvigorirci o a scaricarci delle accumulate tensioni.

In tutte queste realtà è necessario tener viva la presenza attiva dell’essere uomo cristiano, cioè di Cristo. Non è lecito rendersi immodesti, esibizionisti, chiassosi, invadenti, negligenti, o voler apparire diversi da quello che siamo o dovremmo essere; gettare un pizzico di spavalderia in più per renderci interessanti; realizzare, anche se per un breve periodo, una esperienza borghese.

Con la scusa del breve soggiorno potrebbe esser facile abbandonarsi alla pigrizia, e persino venir meno alle vere necessità che in ogni istante possono esserci richieste dal prossimo.

È necessario contenere entro limiti modesti le spese dedicate al tempo libero, perché queste incidono poi sui conti generali dai quali vengono stabilite le quote per la carità. Se si spende molto per sé rimane più difficile seguire l’insegnamento di San Paolo che dice: «La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei poveri» [2].

Quando si devono prendere in considerazione le amicizie ed i luoghi dove trascorrere le ferie stiamo attenti a tener presente la fedeltà ai nostri impegni vocazionali, e a non preferire per giudizio superficiale luoghi che possono mettere in difficoltà il primario amore di Dio.

Gesù dice: «Se uno si vergognerà di me e delle mie parole di fronte a questa generazione infedele e piena di peccati, allora il Figlio dell’Uomo si vergognerà di lui, quando ritornerà con la gloria di Dio suo Padre e con il suoi angeli» [3].

Sarà bene valutare positivamente l’incontro con persone e luoghi dai quali si possono trarre momenti di letizia, gioia del cuore e sereno riposo. Ore liete si possono trascorrere nei centri culturali con matrice cristiana (a Milano: Angelicum, Rosetum, Centro San Fedele, eccetera…) Penso anche a certi luoghi immersi nel verde, che si possono raggiungere senza maggiore difficoltà di quella che si impiega per gite festive, come l’Eremo di San Salvatore, l’Abbazia di Chiaravalle, la Certosa di Pavia…

Anche per periodi di vacanze si dovrebbero ricercare luoghi sereni, dotati di un certo clima spirituale, e favorevoli all’ambiente familiare: Assisi, Montecassino, La Verna, Camaldoli, Lourdes, Fatima, Terra Santa, eccetera..

Vi sono case di soggiorno in molti luoghi per periodi di ferie e di riposo tenute da varie organizzazioni cristiane.

Sarebbe utile impegnare parte del tempo libero nella ricerca di informazioni sulla vita della Chiesa, mediante la lettura della stampa specializzata il tal senso.

Partecipare ad avvenimenti culturali di particolare interesse, come: conferenze e trattenimenti teologici, patristici, pastorali, convegni sociopolitici, incontri con varie spiritualità, eccetera..

Leggere libri che stimolino la santità, l’impegno nel temporale. Nei programmi radiotelevisivi preferire quelli che si ritiene possono aiutarci a migliorare in ogni campo.

Una impostazione di questo tipo del nostro tempo libero può benissimo armonizzarsi con altre scelte che possono metterci in comunione con l’intera umanità. Una particolare attenzione dovremmo dedicare in questo tempo a rafforzare i legami di unità e di amore insiti nella famiglia, sia in qualità di genitori, come in qualità di sposi e di figli.

La ricerca di questo equilibrio gioverà senz’altro alla nostra santificazione, mentre il non tenerne conto potrebbe a lungo andare compromettere la nostra visione cristiana nel modo di condurre le vacanze.

Il tempo libero deve da parte nostra essere oggetto di esperienza santificante, e deve essere proposto agli uomini come tempo per migliorare lo sviluppo della personalità umana. Ciò non è certamente facile e…«Perciò esortatevi a vicenda e siate di edificazione gli uni agli altri» [4]; e ancora, «Qualunque cosa si compia da voi, in parole o atti, tutto fate nel nome del Signore Gesù Cristo, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre» [5].

Così potrà più facilmente dimorare nel nostro cuore, offerto a Dio e messo a servizio degli uomini, la vera gioia, frutto di una fede realizzata in ogni azione, e che trae forza dalla presenza di Dio «Alfa e Omega, il primo e l’ultimo, il principio e il fine» [6] vissuta anche durante il nostro tempo libero.


[1] 1Cor 10,31.

[2] 2Cor 8,14.

[3] Mc 8,38.

[4] 1Ts 5,11.

[5] Col 3,17.

[6] Ap 22,12-13.

vissuta anche durante il nostro tempo libero.


[1] 1Cor 10,31.

[2] 2Cor 8,14.

[3] Mc 8,38.

[4] 1Ts 5,11.

[5] Col 3,17.

[6] Ap 22,12-13.