A Maria

Maria, Madre di Cristo e Madre della Chiesa,
benedici noi tuoi figli
e volgi a noi un particolare sguardo di bontà
che ci aiuti a realizzare totalmente
quella santità stabilita da Dio per ognuno di noi.

Tu ci conosci tutti
e con il tuo amore materno,
ad uno ad uno,
puoi accoglierci tra le tue braccia
e metterci in soave comunione.

Noi ci abbandoniamo a te
in ogni nostra necessità,
ma anche per chiederti di aprire i nostri cuori
ad ogni persona in difficoltà.

Stendi la tua mano su di noi
e liberaci da ogni male,
perché possiamo contemplarti
fin da ora e in eterno
con tuo figlio Gesù, nostro fratello Dio.

Preghiera a Maria per realizzare la santità stabilita da Dio

La preghiera, composta da Ireos nel 1994 agli Esercizi Spirituali all’eremo di Guarcino, ha un tono sereno, accentuato dal richiamo alla “soavità” della co­munione fraterna e a Gesù “nostro fratello Dio”; può essere recitata come antifona per finire gli incontri e il rosario, o interiormente ripetuta per addentrarsi nella spirituale serenità. Come a Cana, anche ora Maria provvede e apre i cuori alle necessità degli altri.

[Riferimenti: Mt 11,18 e Lumen Gentium 53 | Mt 11,30 | Gv 2,3-5 | Mt 6,13; Eb 2,11-16 | cf anche le preghiere mariane “Sotto la tua protezione” e “Salve, Regina”]

 

Maria, Madre di Cristo e Madre della Chiesa,
benedici noi tuoi figli
e volgi a noi un particolare sguardo di bontà
che ci aiuti a realizzare totalmente
quella santità stabilita da Dio per ognuno di noi.

Tu ci conosci tutti
e con il tuo amore materno,
ad uno ad uno,
puoi accoglierci tra le tue braccia
e metterci in soave comunione.

Noi ci abbandoniamo a te
in ogni nostra necessità,
ma anche per chiederti di aprire i nostri cuori
ad ogni persona in difficoltà.

Stendi la tua mano su di noi
e liberaci da ogni male,
perché possiamo contemplarti
fin da ora e in eterno
con tuo figlio Gesù, nostro fratello Dio.

 

La preghiera, composta nel 1994 agli Esercizi Spirituali all’eremo di Guarcino, ha un tono sereno, accentuato dal richiamo alla “soavità” della co­munione fraterna e a Gesù “nostro fratello Dio”; può essere recitata come antifona per finire gli incontri e il rosario, o interiormente ripetuta per addentrarsi nella spirituale serenità. Come a Cana, anche ora Maria provvede e apre i cuori alle necessità degli altri.

 

[Riferimenti: Mt 11,18 e Lumen Gentium 53 | Mt 11,30 | Gv 2,3-5 | Mt 6,13; Eb 2,11-16 | cf anche le preghiere mariane “Sotto la tua protezione” e “Salve, Regina”]