L’immagine della Città sul Monte richiama due realtà: la Città che risplende della luce delle Beatitudini secondo il Vangelo e la Città Santa dell’Apocalisse, la nuova Gerusalemme, in cui non c’è più né Lampada né Tempio separato, perché il Signore stesso è sua Luce e suo Tempio.
Così dice il Signore Gesù a tutti noi [Mt 5,14-16]:
Voi siete la luce del mondo: non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per collocarla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli”.
… come se dicesse a ciascuno di noi [dal testo detto Icona biblica]:
Mentre lavoravi, pregavi e facevi opere di bene senza pretendere nessuna ricompensa, con la mia grazia hai costruito la Città sul Monte: città che illumina le genti, luogo per i cristiani comuni con-sacrati; città spirituale, ma vera, presente nella Chiesa; città piccola e umile, povera, casta, ubbidien-te; città serena e piena di pace del Paradiso.
… perché anche noi un giorno possiamo rispondere, come Giovanni [Ap 21,22-23]:
Non vidi alcun tempio in essa, perché il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna, perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello.