Fin dall’inizio, il Piccolo Gruppo di Cristo trasse ispirazione dalla pagina evangelica del discorso sul monte (programma di vita dato da Gesù al suo gruppo di discepoli) e dall’immagine biblica della Città sul Monte in essa accennata. Tale città, in cui si vivono le beatitudini, è fatta di case (e di famiglie) fondate sulla roccia delle virtù evangeliche ed è (secondo l’Apocalisse) illuminata dalla luce dell’Agnello; in essa manca il Tempio, perché è ripiena della presenza stessa di Dio; se da una parte essa non può rimanere nascosta, d’altra parte essa deve essere sparsa sulla terra come il sale nel cibo; e se il suo scopo è che gli uomini al vederla rendano gloria a Dio, tuttavia deve essere costruita lavorando, pregando e facendo opere di bene nel segreto, senza pretendere nessuna ricompensa, perché Dio, che vede nel segreto, possa ricompensare i suoi costruttori. Da questa «icona» il Gruppo ha preso i suoi tratti caratteristici nella pratica delle virtù evangeliche, nella mutua valorizzazione del celibato e del matrimonio, nel carisma apostolico, nella spiritualità e nella vita comunitaria.