Nel mondo, non del mondo

Avrete compreso che <la nostra vocazione> ci lascia nel mondo e ci offre i mezzi necessari perché l’essere nel mondo non voglia dire vivere del mondo. Deve essere lontana la mentalità pagana che con abbondanza regna nel mondo corrotto: per esso Gesù non prega. Dobbiamo tendere a fare nostro l’esempio di Gesù e scartare quello che a lui non piace; dobbiamo divenire suo Regno ed evitare ciò che a lui si oppone; dobbiamo usare della libertà a noi concessa per sintonizzarci con lo Spirito Santo e la Chiesa, così che ascoltando i loro consigli e facendoli nostri riusciamo giorno per giorno a costruire gradualmente l’uomo nuovo, l’uomo santo.

Siamo stati creati perché  fossimo santi, siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio, il Santo dei Santo, l’Altissimo. Questa immagine, questa somiglianza va mantenuta, conservata senza alterazioni. È un compito non facile, ma indispensabile se vogliamo salvare l’anima, il che vuol dire rendere a Dio ciò che è di Dio.


Ireos, prime istruzioni ai probandi

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