…Non dimentichiamo che nell’impegno delle realtà temporali giochiamo la nostra comunione con gli uomini e l’unione con Dio, che ci ha fatti suoi collaboratori nello scoprire e gestire il suo costante atto creativo. Non siamo nel mondo per essere del mondo, ma per servire il mondo. Ogni uomo è nostro fratello e tutti siamo figli di Dio.
Collaborazione nel bene, condivisione con i meno dotati e servizio agli impossibilitati devono essere il fiore all’occhiello della nostra santificazione…
Penso al cuore affranto di Dio, che, dopo il nostro peccato in Adamo, è costretto ad indicarci una nuova via di redenzione…: “con dolore trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita”. Anche in questo contesto Dio ci ama.
Ireos, Commento all’Icona